martedì 5 febbraio 2013

Nestrian - Gli Umani I


GLI UMANI

 

capitolo I
 



 



I PRIMI PASSI

Gli umani, nati come sparuti gruppi nomadi lungo le tranquille coste continentali si sono presto stanziati in piccoli villaggi prevalentemente di legno, palafitte e case sugli alberi, dove la foresta si spingeva abbastanza vicina al mare.
Le prime comunità si trovavano a sud di Nestrian: erano comunità sciamaniche di poche centinaia di individui, che sopravvivevano grazie alla caccia ed una innata abilità nel creare trappole per animali.
Tutti gli insediamenti sorgevano in prossimità di fonti d’acqua, fiumi, laghi o foci marittime.
Il popolo umano per lungo tempo ha creduto in una religione animista e spirituale già molto progredita, che venerava sia spiriti naturali che ideali incarnati.
La vita quotidiana dei villaggi trascorreva alla ricerca di cibo e materie prime quali legname lavorabile, pietre preziose e primi tentativi di allevamento.
La dieta a base di carne però creava periodi di scarsa alimentazione dovuti al clima così, alla ricerca di nuovi metodi per sopravvivere, gli umani viaggiarono verso nord per cercare nuovi animali da allevare.
 
Non ebbero fortuna nella ricerca, infatti non scoprirono nessuna nuova specie, ma furono gli orchi a scoprire gli umani.
Incuriositi da questa nuova razza, gli orchi seguirono in segreto per settimane gli sparuti gruppi di uomini che esploravano le vaste e fredde pianure del nord.
Alla fine gli inseguitori si rivelarono e, superato l’iniziale spavento e diffidenza umana, vennero portati nella più vicina città e scoprirono molte novità: le costruzioni nella roccia, armi migliori, le bevande alcoliche e soprattutto la coltivazione.
Gli esploratori umani tornarono portando metodi di coltivazione avanzati e funzionali, permettendo un’espansione mai vista prima dal popolo umano, arrivando fino alle terre abitate dagli orchi ed instaurando per la prima volta una proficua collaborazione sia militare che mercantile con un’altra razza.

Poco più tardi un nuovo e decisamente gradito incontro arrivò dal mare: il popolo delle Cail’Hin si trovo da subito a proprio agio tra gli umani, convivendo pacificamente in insediamenti comuni ed insegnando i primi rudimenti dell’arte della navigazione e della pesca.
La società umana ha sempre apprezzato la bellezza delle Cail’Hin, tanto da comporre canzoni, poesie ed epiche storie in cui degli umani compiono eroiche gesta per il cuore e l’amore di queste magnifiche creature.
Alle donne umane insegnarono l’arte della seduzione: ancora oggi si narra che le umane più seducenti del mondo siano state allevate per anni a bordo di galeoni Cail’Hin, divenendo bellissime grazie alla vicinanza di quelle maestre e divenendo del tutto irresistibili.
La società umana cresceva in dimensione e splendore: divisa tra la costa, le città degli orchi e le navi delle Cail’Hin, accumulando conoscenze diversissime e variegate e la prima vera cultura multirazziale del mondo.

Il tempo con la civiltà dei figli dei draghi trascorreva in pace, fino alla grande guerra dei fratelli.




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