domenica 24 marzo 2013

Nestrian - Le Cail'hin IV




LE CAIL'HIN

 

capitolo IV
 



 



I GALEONI-CITTA'



Le Cail’hin invece, esploratrici per natura e zingare per vocazione, sono diventate un popolo ramingo che vive di commerci e di spettacoli itineranti, se non di pirateria e furti, sempre con una propensione allo stile e alla grande spettacolarità. Le tre navi galeone più grosse, casa e sede delle madri anziane (Thala’marek) a capo delle Cail’hin, ospitano fino a 3.000 persone, con equipaggio misto seppur in prevalenza Cail’hin. 
A differenza infatti delle Koros’hin, le Cail’hin non hanno problemi ad accettare i figli mezzosangue e i mariti di altre razze, seppur essi devono dimostrare impegno e volontà. I galeoni più grandi sono tre (uno per madre-anziana): i loro nomi sono Murena (serpente marino – Seybil‘màreki), Corallo (in onore della perduta città - Nuleh’ral) e Abisso (Mare senza luce – Yllaisi’narmàreka). 

Quest’ultimo merita un piccolo approfondimento. Dimora delle discendenti delle antiche Koros’hin della città di Corallo, Abisso è la sede amministrativa del governo Cail’hin (dove si riuniscono periodicamente le madri anziane): ospita al suo interno uffici, diplomatici, strutture amministrative ed economiche, oltre che sale congressi e il palazzo governativo. 
Si dice inoltre che esso ospiti la base operativa della Spina di Yldrath, ma anche se ciò corrispondesse a verità nessuno lo ha mai dimostrato.  Le altre navi-città sono più piccole (dalle 1.500 alle 2.000 persone) e al loro interno ospitano varie attività: circhi itineranti, case da gioco, mercati e negozi artigianali, scuole di navigazione famose in tutte le isole.

Altri navi sono al soldo di nobili o plenipotenziari di altre razze (corsari), o semplicemente dediti a razzie e al godersi la vita (pirati), ma comunque solo una minoranza delle Cail’hin è dedita al banditismo e alle razzie



IL CICLI DI VITA E LA RAZZA


Le Cail’hin maturano a 14-16 anni e si possono riprodurre fino a 160 anni circa. La vita media si aggira intorno a 190 anni, con punte non rare a 230. Ogni 10 anni, a partire dall’anno di maturazione sessuale, hanno un periodo in cui entrano in calore (della durata di un mese circa) e devono necessariamente trovare un partner, al fine di preservare la specie. 

Tale gradino evolutivo molto probabilmente può essere ricondotto agli anni in cui la civiltà insediata a Corallo si stava chiudendo sempre più in sé stessa, riducendosi di numero e richiamando così lo spettro dell’estinzione. È d’altronde vero le Cail’hin possono riprodursi in qualsiasi momento, con qualsiasi membro maschile di un’altra razza. 

La probabilità che nasca una Cail’hin è del 75%, mentre per la restante parte (25%) il nascituro avrà i tratti razziali del padre, con una bellezza non comune e una maggiore destrezza nei movimenti. 



CARATTERISTICHE FISICHE


Le Cail’hin sono belle per natura, alte circa 1,80 cm, come gli uomini, e propense all’agilità e al dinamismo. Le tipiche orecchie a punta sono attualmente spiegate dai teorici Cail’hin come l’evoluzione necessaria di un popolo marino che mette piede sulla terraferma: propagandosi più facilmente in acqua che nell’aria, i suoni e i rumori percepiti dalle prime Koros’hin sul continente erano un ammasso non facilmente distinguibile di rumori, non sentiti tempestivamente.

L’evoluzione ha ampliato così i padiglioni auricolari Cail’hin (leggermente più grandi di quelli umani), dandone la caratteristica forma a punta. Girovaghe per eccellenza, le classi preferite sono il ladro e il bardo, ma sanno essere anche valorose guerriere, più di movimento che di forza bruta.
La bellezza superiore alla media è intrinseca quasi come l’innaturato profumo di salsedine che lasciano, retaggio della vita subacquea  primeva.






Nessun commento:

Posta un commento