domenica 3 marzo 2013

Nestrian - Le Cail'hin I




LE CAIL'HIN

 

capitolo I
 



 



DALLE ACQUE...


La storia ufficiale delle Cail’hin si intreccia perfettamente con la loro fede religiosa e plasma le loro origini dal mito.
Originariamente le Cail’hin provenivano dalle profondità marine, ove vivevano in città di corallo, in una simbiosi pacifica con le immense barriere naturali foriere di vita: una civiltà fantastica di creature per metà granchi/aragoste (maschi) o piovre/calamari (femmine) e per metà Cail’hin, bellissime e particolarmente devote a Kalahadi (nella forma tipica di una enorme testuggine), divinità del mare e di tutte le sue creature, piena di un amore paterno per i suoi figli (fauna e flora marini) e loro protettore.

I Koros’hin (custodi delle acque), la civiltà originaria, erano un società di guerrieri ed esploratori, saldi nella loro fede in Kalahadi e sempre in guerra tra di loro, tanto che furono causati gravi danni all’ecosistema marino durante la “Guerra degli Abissi”, quando due “barriere” rivali (le città costruite nelle barriere coralline) si dichiararono battaglia per il possesso di una vasta area oceanica, da poco esplorata, ricca di risorse e molto fertile.
Le femmine della specie invece erano le depositarie del culto della divinità e le principali responsabili delle celebrazioni e rituali in qualità di sacerdotesse e accolite; non era neppure raro che fossero anche consigliere fidate ed oracoli dei grandi re Koros’hin.

Provate da decadi di guerre e distruzioni, attraverso preghiere solo a loro note chiesero al proprio dio di concedere loro la possibilità di fuggire da violenza e miseria, emancipandosi da una società “barbara” e compiendo l’ultima vera grande esplorazione rimasta: il mondo sopra le acque, il continente di Geahlai’den’màreka (la “terra sopra il mare”).
 Nel giro di una notte, al termine di una cerimonia di cui ormai si è persa conoscenza, la maggior parte delle sacerdotesse Koros’hin videro i loro tentacoli mutarsi in gambe e piedi, ottenendo così finalmente accesso al grande continente terrestre e perdendo la capacità di respirare sott’acqua. Kalahadi precluse così definitivamente loro il ritorno ai fondali natii.

Da allora non ebbero più notizie della loro gente originaria, ormai destinata al declino, consumandosi in un alternarsi mortale di vecchiaia senza nuove generazioni e guerre sanguinose, dato che le poche femmine rimaste non sarebbero state in grado di garantire la continuità necessaria alla sopravvivenza.
Esse diventarono così mira di rapimenti continui e conquiste dei maschi dominanti Koros’hin.






2 commenti:

  1. La storia di questo popolo è interessante e innovativa perchè le radici storiche possono essere un valido spunto per generare grandi idee.
    Un esempio può essere: Dopo secoli di sanguinose e violenti guerre che hanno provocato il declino di una civiltà; alcuni esseri viventi delle profondità marine trovano un tempio semidistrutto e ricoperto di coralli, in cui giace indisturbata una reliquia che pare permetta di comunicare con la divinità degli abissi oceanici...e via sulle ali della fantasia.

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    1. Infatti la nostra idea è quella, in tutte le razze, come vedrai e come già si può vedere con gli orchi e gli umani, ci sono diversi punti utilizzabili come agganci per avventure e idee.
      Nel caso delle Cail'hin è più evidente perché c'è una forte separazione tra due parti del popolo.
      Nel prossimo capitolo vedrai molto bene questo distacco.

      Grazie del commento :-)

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