lunedì 1 aprile 2013

Nestrian - Gli Halfling I



GLI HALFLING

 

capitolo I
 


 



MINERALI MAGICI, ALCHIMIE E SOCIETA' SEGRETE






Le tecnologia portate da Marchus Christopher de Baòld-Naosys nel regno diedero nuova spinta alle scienze tradizionali, magia e alchimia, ma la grande svolta si ebbe con l'arrivo della flotite.
La possibilità di bollire pozioni per tempi molto lunghi ed in modo continuato, grazie alla reazione  chimica del minerale appena scoperto, permise di ridurre notevolmente il consumo di materiali combustibili ed il numero di persone necessarie per le lavorazioni.

La flotite si rivelò sin da subito un nuovo ingrediente dalle proprietà tanto magiche quanto sconosciute, così interessante da portare in breve tempo alla nascita di gruppi alchemici dagli scopi più diversi e non sempre dichiarati, giungendo in certi casi a vere e proprie società segrete.
Lo studio della flotite però non diede i risultati previsti come componente da utilizzare nella creazione e miglioramento di armi, armature ed utensili vari: dopo lunghe sperimentazioni difatti si scoprì che al posto di potenziare e rendere gli oggetti incantati più potenti, li rendeva bensì più esili e duttili.
Non sapendo cosa farsene di oggetti fragili e nemmeno più potenti del solito, molti alchimisti abbandonarono gli esperimenti sulla flotite, perdendo la speranza di riuscire in un nuovo miracolo alchemico.

Tuttavia una piccola società segreta molto elitaria, la "Wityèm Mond" ( Ottavo Mondo ) non smise di credere nell'utilità alchemica della flotite e decise di proseguire con esperimenti non più su oggetti inanimati ma su piante e animali.
La ricerca proseguì per due anni permettendo di ottenere nuove varietà di piante alte e sottili e animali piccoli ma molto agili.

Da li il passo fu breve ed iniziarono gli esperimenti alchemici sugli esseri umani: furono creati alimenti contenti dosi di flotite trattata e digeribile ma, di nuovo, nessuno poteva aspettarsi il risultato.
Cercando di rendere l'umanità più agile la Wityèm Mond fece inconsapevolmente nascere figli completamente diversi: con una forma umana, certo, ma piccoli ed estremamente rapidi e scattanti, dotati di una curiosità innata senza pari, che rimanevano bassi e piccoli durante la crescita ed in età adulta.

Era stata creata una nuova razza, derivante da quella umana ma del tutto diversa: da subito impiegata come servitù dalle nobili famiglie delle isole.
In pochi anni gli “halfling”, questo il nome che gli fu dato, crebbero rapidamente in numero, complice la corta gravidanza necessaria alle donne halfling per generare i figli, di circa cinque mesi.

Tutte le antiche e nobili famiglie diedero vita ad un commercio senza pari di servitori cercando i maschi migliori come camerieri e maggiordomi ed i peggiori come spie, ladri ed assassini.
Le donne migliori come cortigiane, le peggiori come damigelle di corte e suonatrici.
Quasi sempre la definizione di “migliore” e “peggiore” variava di famiglia in famiglia, dipendendo totalmente dal tipo di affari che la stessa conduceva.

In ogni caso per gli halfling divenne un vanto servire famiglie importanti e segno di disprezzo risiedere presso famiglie cadute in disgrazia o troppo noiose.
Gli halfling amano condurre una vita interessante e piena di sorprese, situazioni impreviste e scandali, gioiscono quando la candida figlia di un nobile viene scoperta nel talamo dell’amato; o quando un importante signore visita qualche cortigiana di troppo, e troppo a lungo.

Questo non deve però far pensare che gli halfling non siano devoti alla famiglia che servono, al contrario quasi tutti vivono un attaccamento quasi maniacale con chi porta lo stemma della casata.
Semplicemente gli halfling prediligono una vita permeata di colori vivaci piuttosto che bianca o nera.



continua...





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